Balloon

Benvenuti nell'angolo del manga! Qui si parlerà di manga, la mia passione e di tutto ciò che in qualche maniera si collega ad essi. Spero siate assidui e numerosi frequentatori di questo Blog. Kia

lunedì, settembre 26, 2005

Vediamo qualcosa per i maschietti... SLAM DUNK!!


Dato che è un po' che non mi faccio sentire e l'ultima volta ho scritto per le femminucce, ho pensato che questo post lo avrei scritto per i maschietti... ma vi assicuro che questo fumetto lo possono leggere benissimo anche le suffragette come me!
Slam Dunk è un manga sportivo comico... direi comicissimo: pensavo che il mio ragazzo fosse partito di testa e anche un po' scemo quando lo sentivo ridere fra sé e mi si è ritorto contro con un numero incredibile di "Tel'avevo detto!" quando come una deficente ridevo e piangevo mentre leggevo del mitico Hanamichi Sakuragi. così ho pure introdotto il protagonista (tiè!).
Dicevo... Questo manga ormai è introvabile nella versione fumetto ma ci sono le collection in ristampa e di solito le fumetterie lo tengono tutte. Dire che questo manga è entrato nel mito è dire poco. Un buon collezionista di manga deve averlo nella sua teca, non può mancare. Del manga è stata realizzata anche la serie animata, cioè i cartoni animati, in onda fino a poco tempo fa in tv. Gli 8dvd e le vhs sono acquistabili dal sito della yamato video (http://www.yamatovideo.com/it/index.html)
Hanamichi Sakuragi è un teppista, altissimo e dalla capigliatura rosso fuoco, con un grosso problema: non riesce a trovare una fidanzata. Dopo l'ennesimo due di picche ricevuto, Hanamichi si prende una super cotta per una ragazza della sua scuola, Haruko, grande appassionata di basket, che segue immancabilmente la squadra ufficiale del loro liceo, lo Shohoku. (C'è sempre di mezzo una donna... ) Per starle vicino si iscrive al club di basket e cerca in tutti i modi di mostrare il suo valore. All'inizio non gli importa molto della squadra, unico mezzo per arrivare alla donzella, ma poi ci prende gusto e via via si forma una squadra fenomenale..... e poi pssss e ancora ... pssss.... l'altra volta ha funzionato!!!! Ho incuriosito anche questa volta??? Spero di sì!!!
Come succede spesso nei manga e questo non è da meno, i personaggi si evolvono anche interiormente, per cui c'è una sorta di crescita, anche nello stile del manga, pur lasciando intatta quell'aurea comica che accompagna tutte le vicende dei personaggi. Il tratto dell'autore è bellissimo e accompagnato da caricature buffissime. Ci sono pagine e pagine di soli disegni delle partite di basket che... detto così si potrebbero pensare noiosissime, ma che invece sono fantastiche. Parlano le immagini anziché i balloon!
Il finale non è per niente scontato e vi assicuro che questo è un grosso punto a favore del manga... e per finire... come faccio a leggerlo se non so un fico secco di basket??? Don't worry perché il Dr. T vi aiuterà con le regole e le spiegazioni necessarie, e poi lo dice anche lui... il protagonista è un genio!
Alla prossima
Kia

Autore: TAKEHIKO INOUE
Ttitolo giapponese: SLAM DUNK
Titolo italiano: SLAM DUNK
Numero volumi: Collection 31 (di alcuni numeri sono in corso le ristampe)
Casa Editrice: Planet Manga (link www.paninicomics.it)
Prezzo: Collection 4.00 €


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martedì, settembre 20, 2005

Marmalade Boy...per chi come me ha la lacrima facile...

OK Ragazzi! Abbiamo parlato, parlato, parlato, parlato, parlato, parlato (..aiuto qualcuno mi fermi...), ma abbiamo cominciato a recensire fumetti????? Noooo!!!!
Mi sembra davvero ora!
Cominciamo con ..... sì ci sono un fumetto per le Signore/ine anche dette gentil donzelle perché la cavalleria ce lo impone... No, non è vero. Sarò sincera: è perché per me è un argomento facile dato che il mio fidanzato (guai a chi fa il nome o dice che ha ragione!!!) mi ha etichettato come SUFFRAGETTA, perché leggo tante, vabbè solo, storie d'amore e più sono struggenti più viene facile il lacrimotto. Comunque... visto dunque che la cavalleria ce lo impone....
Cominciamo da un'autrice venerata in Giappone appunto per le sue storie d'amore: WATARU YOSHIZUMI.
Ebbene, lei è il motivo per cui ho iniziato a leggere i manga, bhè a dire il vero [basta scrivere 'a dire il vero' se non penserete che questo articolo è pieno zeppo di cazzate! Ammetto che potreste pensarlo lo stesso... :( ] Dicevo... ho cominciato perché ho visto in tv un cartone animato a puntate davvero carino all'epoca, dopo aver letto il manga, una cagata e quando per caso mi è capitato il manga in mano non ho resistito e ho comprato tutta la serie. Sì, sì il titolo... mi pareva di averlo già scritto, non è che me la tiro... e se volevo creare un po' di suspence? MARMALADE BOY, in tv era Piccoli Problemi di Cuore.
Ora comincerete a pensare: ma questa c'ha una certa età e ancora vede i cartoni animati? Per di più piccoli problemi di cuore? SIA BENE INTESO CHE QUANDO LO GUARDAVO AVEVO 14/15 ANNI!!! Poi il manga prima di comprarlo l'ho sfogliato un po', mica si compra a scatola chiusa!!!
Comunque, il fumetto in originale e non lo schifo trasmesso da Mediaset, è una storia dai contenuti abbastanza tipici per le storie d'amore giapponesi che da ora in poi chiamerò coon il loro nome: shoujo (genere di manga, sono quelli d'amore anche detti romance)
Una caratteristica dell'autrice sono le sue storie d'amore problematiche tanto che quando il mio ragazzo le ha lette mi ha chiesto: ma questa ha avuto problemi di infanzia o in famiglia? No, cioè non lo so, ma è solo un modo di caratterizzare le sue storie per renderle riconoscibili. Quando comincerete a leggere manga a raffica come me, alla fine vi accorgerete di essere in grado di distinguere gli autori singoli per il tratto del disegno e per il tipo di storia che state leggendo.
La storia è questa.
I genitori di Miki e i rispettivi di Yu annunciano come un fulmine a ciel sereno che si separeranno perché l'amore che li univa si è trasformato in amicizia e sono innamorati di altre persone, per capirci meglio i genitori delle due famiglie si scambiano (madre yu + padre miki; madre miki + padre yu) e decidono di andare a vivere tutti insieme in una villetta a due piani. Così Miki conosce Yu e anche se dall'inizio lo detesta, da qui comincia la storia dei protagonisti. A Miki piaceva un altro, Ginta, poi arriva la ex di Yu ancora innamorata di lui Arimi. A margine della storia c'è la love story della migliore amica di Miki, Meiko, con il suo prof. Nachan fino a che scoppia l'amore tra Miki e Yu, senza più ostacoli... ma non è così, perché per sbaglio Yu scopre che pssss..... e allora pssss..... fino a che pssss.....
Vi ho invogliato a leggerlo? Se non vi fidate ciecamente della mia recensione ve lo presto....
Ad ogni modo della stessa autrice ci sono anche: Solamente tu; Random Walk; Cuore di Menta; Streghe per Amore.
Questo fumetto si trova nell'edizione collection, cioè più numeri sono stati ristampati e messi insieme, la storia è la stessa cambia che è più voluminoso perché di più pagine. Essendo un fumetto vecchio non è facilmente reperibile il fumetto nel formato originale detto anche sottiletta per via del numero esiguo di pagine.
Vi lascio con una mini-scheda che ho intenzione di fare per ogni fumetto di cui farò la recensione.

Kia
(più sono struggenti più si fa avanti il lacrimotto!!!)


Autore: WATARU YOSHIZUMI
Ttitolo giapponese: MARMALADE BOY
Titolo italiano: MARMALADE BOY - Piccoli Problemi di cuore
Numero volumi: Collection 8; Fumetto 16 (ma introvabile)
Casa Editrice: Planet Manga (link http://www.paninicomics.it)
Prezzo: Collection 4.25 €

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lunedì, settembre 19, 2005

MIYAZAKI HA FATTO UN ALTRO SOGNOE CI HA REGALATO UN’ALTRA MERAVIGLIA.







Abbiamo da poco cominciato a parlare del fumetto e non sarebbe opportuno parlare di film di animazione a questo punto del percorso... ma mi sento in dovere di farlo.
Oggi parlerò del mito dell'anime giapponese: HAYAO MIYAZAKI.
Ma andiamo con ordine: L'ANIME COS'E'? L'anime è un parente molto stretto del manga, ossia il fumetto giapponese; l'anime è un lungometraggio fatto con i cartroni animati, altrimenti detto film di animazione.
Non è raro che un anime prenda spunto da un fumetto e non è raro che a un anime ben fatto consegua un "film book", cioè un libro formato manga con i fotogrammi del film. Ma torniamo a noi: MIYAZAKI!
Che dire, è un re mida dell'animazione. E' il papà dei celebri Heidi e Lupin III... e dello Sherlock Holmes disegnato a mo' di cane; quest'ultilmo lo ricorderanno i più grandicelli.
Miyazaki ha 64 anni e una laurea in economia, ma la sua fantasia è rimasta quella di un bambino e preghiamo tutti che rimanga tale. Ha cominciato a fare animazione nel 1963, ma solo nel 1985 fonda lo studio Ghibli, che ha prodotto ben nove lungometraggi: Nausicaa nella valle del vento, Laputa castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki's delivery service, Porco Rosso, Principessa Mononoke, La città incantata, Lupin III e il castello di Cagliostro. Recentemente Miyazaki ha ricevuto il Leone D’Oro alla Carriera e sempre in quei giorni è uscito il suo ultimo capolavoro: Il Castello Errante di Howl. L’ho finalmente visto sabato e non ho parole a sufficienza per descriverlo ma citerò un mio amico che disse: “E’ bello fino a farti commuovere”. Pensate alla poesia più pura, bella e densa di significato che abbiate mai letto e immaginate di vederla in 2 ore di film. Dire bello è riduttivo: è poesia al livello più alto esistente, pura poesia d’amore.
Nei film di Miyazaki i temi ricorrenti sono il volo; la natura minacciata dall’irragionevolezza dell’uomo, la magia, l’amore e la pietà come possibilità di incontro tra creature, il percorso di trasformazione che tutti i suoi personaggi affrontano per arrivare a una crescita interiore.
Particolare è l’attenzione al rapporto tra uomo e natura, al contrasto tra nuovo e tradizione e al tentativo di recuperare valori che il mondo occidentale e il suo Giappone ha messo da parte. Questi temi sono esplorati attraverso i personaggi femminili che Miyazaki usa come protagoniste. I suoi personaggi e le sue eroine sono i suoi occhi sulla società capitalistica che tanto perfetta non è e verso cui lancia un atto di accusa .
Sono le sue eroine, creature sospese tra infanzia e età adulta, mascoline e femminili al tempo stesso ad animare i paesi delle meraviglie ideati da Miyazaki; come Chiro, ne La città incantata che tenta di salvare i suoi genitori trasformati in maiali dalla loro ingordigia e che alla fine della sua avventura si troverà più matura e più fiduciosa in se stessa. Oppure San, la Principessa Mononoke, agguerrita e coraggiosa guerriera, che si batte perché l’uomo non distrugga la foresta, ma impari, come lei, a convivere con i suoi abitanti. Ed infine Sophie, ultimo personaggio del mondo Miyazaki, ragazza orfana che è dovuta crescere in fretta e che si è responsabilizzata fin da piccola, al punto da sentirsi più grande di quel che è e il ritrovarsi vecchia viene affrontato senza drammi, ma cercando i lati positivi della cosa, ma anche lei avrà i suoi momenti di debolezza...
Quasi sempre i personaggi femminili di Miyazaki sono esclusi o ai margini della società in cui vivono e devono riscattarsi agli occhi di questa comunità: è così per Kiki, per Mononoke, per Chiro e per Sophie. Questo probabilmente le rende più intraprendenti e pratiche. La cosa sorprendente dei personaggi di Miyazaki è che non ci sono buoni o cattivi stereotipati ma ogni singolo personaggio ha le sue sfaccettature e attraversa un percorso di crescita, il personaggio si evolve nel corso del film e questo è straordinario se pensiamo che non stiamo parlando di attori veri!
Quello di Miyazaki è un mondo favoloso da scoprire e per farlo vi regalo due chicche: il link di una intervista dell’inglese The Guardian a Miyazaki di cui vi traduco alcuni passaggi molto significativi a mio avviso e la traduzione della sigla finale del film Il Castello Errante di Howl scritta da Miyazaki stesso. Spero almeno di avervi incuriosito.... A presto!
Kia
[...] “ Personalmente sono molto pessimista,” dice Miyazaki. “ Ma quando, per esempio, una persona del mio staff ha un bambino non puoi non benedirli augurando loro un futuro felice. Perché non posso dire a quel bambino, ‘ Oh, non saresti dovuto venire al mondo. ’ E già so che il mondo sta puntando in una cattiva direzione, così con questi pensieri contrastanti in mente, penso a che tipo di film vorrei fare.” Forse questo è il perchè lei racconta storie di bambini. “ Bhè sì, credo che le anime dei bambini siano eredi della memoria storica dalle generazioni precedenti. E’ solo che più crescono e diventando grandi e fanno esperienza quotidiana del mondo, più quella memoria affonda sempre più in basso. Sento che ho bisogno di fare un film che raggiunga il fondo per arrivare a quel livello. Se lo potessi fare morirei contento.”
[...] “Se, come artisti, tentiamo di bussare con delicatezza a quel livello dell’anima – se diciamo che la vita è qualcosa che vale la pena vivere e che vale la pena vivere nel mondo – allora qualcosa di buono ne può venire fuori. Sono (ndr. I suoi film) il mio modo di benedire il bambino”.
La promessa del mondo
(canzone di chiusura)

Trema il sorriso in fondo alle lacrime
Dall’inizio dei tempi
La promessa del mondo

Anche se adesso sono sola
Ricordo il nostro ieri
L’oggi nasce scintillante
Come il giorno del nostro primo incontro

Nella dimora delle memorie
Tu non ci sei
Come brezza leggera
Mi sfiori le guance

Anche dopo esserci divisi
Nell’ora in cui il sole svanisce tra gli alberi

Non potrà mai avere fine
La promessa del Mondo

Anche se adesso sono sola
I domani sono infiniti
Sei stato tu ad insegnarmi
La gentilezza celata nella notte

Nella dimora delle memorie
Tu non ci sei
Ma nel canto dei mormorii scroscianti
Nel colore di questo cielo
Nel profumo dei fiori
Vivrai per l’eternità

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martedì, settembre 13, 2005

Koizumi il Richard Gere del sol levante...

Ho letto un articolo intitolato "Tokyo scopre le lelezioni - show". Sapete che in questi giorni è stato riconfermato alle elezioni giapponesi l'attuale premier Junichiro Koizumi, il più longevo politicamente parlando, visto che è al potere dal 2001. Con questa campagna elettorale si è presentato come l'icona del nuovo giappone ed è stato davvero originale. Lui, non c'è che dire, è davvero un tipo singlolare: porta i capelli lunghi, ha sessant'anni, ha avuto una vita sentimentale movimentata (è divorziato e single), ha inciso un disco con le sue canzoni preferite di Elvis e si presentato in ufficio in maglietta e abbigliamento casual per abbassare i condizionatori e ridurre i consumi di energia. Durante questa campagna elettorale Koizumi ha tentato di far passare la privatizzazione delle poste, ma all'ultimo 37 membri del suo partito si sono tirati indietro e hanno bocciato la proposta e da quel momento sono stati ribattezzati "assassini". Per tutta risposta il premier li ha sollevati dal loro incarico e per questo NUOVO GIAPPONE ha puntato sulla gente semplice e sulla forza femminile, da sempre un po' in ombra nel paese: ha candidato 26 donne, tra cui la ex-Miss Tokyo, una famosa anchorwoman, una celebre cuoca, che ha ammesso pubblicamente di non capire niente di politica, e il fondatore di un famoso portale web di soli 32 anni.
Lo so, sono famosa per partire da molto lontano nei miei discorsi ma ... questo era per rendere viva l'immagine in voi, per rendere l'idea.... Questo Koizumi sembra un personaggio appena uscito dai manga... non sembra quasi reale nel Giappone di oggi e.... A PROPOSITO DI FUMETTI... quale miglior mezzo per raggiungere i cittadini????? Come perché???!!! Bhè a Londra in metro leggono i tabloid, in Giappone leggono i manga, ce ne sono per tutti i gusti, ma..... Quello che forse non sapete, a meno che non abbiate seguito la vicenda giapponese sui quotidiani è che nella campagna elettorale di Koizumi sono stati usati i fumetti, si proprio i manga, in particolare il celebre Inu-Yasha.
Avrei voluto mettere un poster della campagna elettorale di Koizumi in cui usava i manga ma purtroppo non li ho trovati perciò, accontentatevi di un poster del manga e di una caricatura di Koizumi.
Ciao e presto
Kia


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giovedì, settembre 08, 2005

In principio fu balloon...

Ok, innanzitutto CIAO A TUTTI! Poi vorrei mettere le mani avanti dicendo che è la prima volta che mi cimento in questo genere di cose, per cui ce la metterò tutta, ma abbiate pazienza se a volte non sono capace di soddisfare le vostre aspettattive o di stuzzicare adeguatamente la vostra curiosità.
La sezione del blog che tratto si chiama balloon e tratterà il fumetto in generale, un po’ più in particolare i manga, dove sono un po’ più competente.
Ho scelto il nome balloon perché è uno degli elementi ridondanti della struttura del discorso nel fumetto e quindi una caratteristica identificativa di quest'ultimo insieme a vignette, didascalie, ecc.... ma potete immaginare che schifo chiamare un blog vignette o didascalie, per cui ecco la scelta più sensata nonché quasi obbligata!

Il mio scopo in questo blog è dare degli imput, stimolando la vostra parte critica. Parlerò del fumetto sotto un aspetto tecnico – comunicazionale (non mi azzardo a parlare di aspetti che non conosco come lo stile pittorico per esempio), o più semplicemente farò la recensione a un fumetto letto di recente che potremmo commentare insieme.

Dunque si parte! E ... o Dio, da dove comincio???? Ok ci sono! Nelle tante cazzate che ho studiato all’università bhè, sì, a quanto pare c’era anche il fumetto e mi torna utilissima una dispensa datami da un prof. mitico.

Chi ha letto un fumetto almeno una volta nella sua vita potrà trovare quello che scrivo piuttosto banale, ma ci sono tanti piccoli particolari che può non aver notato o che non conosceva perché strettamente tecnici.
Ad esempio: sapevate che le frasi dei fumetti sono chiamate lingua normativa, perché segue la corrente lingua usata quotidianamente e che segue un codice con delle norme linguistiche; mentre le espressioni a cui Topolino per primo ci ha abituato come sigh, sob, argh, sono chiamate lingua emozionale, proprio per la loro capacità di condensare in una sola onomatopea un intero spettro emozionale, come rassegnazione, tristezza, rabbia, ecc.?
Il fumetto ha una sua logica interna che segue dalle didascalie narrative che vanno lette prima del ballon o contemporaneamente in cui la situazione viene narrata al lettore, fa un po’ le veci del narratore interno del libro.... e proprio come in un libro, il fumetto funziona se ci si immedesima nei personaggi. Vi è mai capitato di cominciare a leggere un fumetto e scordarvi completamente che state leggendo, ma vi sembra di essere nella storia come osservatore esterno, tipo... un film dal vivo. Magari non a questi livelli, ma se un fumetto vi coinvolge la storia funziona e state certi di leggere un gran bel fumetto.

Ora basta, non voglio annoiarvi. E’ solo il primo post e avremo modo e tempo per parlare di tutto sul fumetto.
Concludo con una citazione, perché non c’è niente di meglio per sollevare commenti di una citazione.
Scott Mc Loud in un saggio sui comics, “scritto” a vignette, afferma che il fumetto assorbe il nostro senso di identità, favorisce i processi di estensione e riduzione della realtà percepita ed elaborata mentalmente.
Scott Mc Cloud è uno dei più grandi fumettisti ed esperto di fumetti in circolazione, che ha scritto anche molti testi a riguardo. Nel suo sito che ha anche un blog, ma ovviamente è tutto in inglese, ci sono anche dei fumetti on line con un’impaginazione davvero curiosa.
Ecco il link:
www.scottmccloud.com

Ciao e alla prossima.
Kia

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